Da ragazzo scrivo le poesie sceme che ogni ragazzo scriveva a quel tempo. Gli amici me le fregano per far colpo sulle ragazze. Siccome a quei tempi le ragazze erano poche, quando gliele leggevo io mi dicevano che le avevano già sentite.
Dal 1975 al 1977 scrivo e metto in scena due lavori ispirati all'Amleto ed al Riccardo III.
Nel 1980 per qualche mese mi occupo di nuovo di poesia. Naturalmente in modo più maturo.
Nel 1991 scrivo Il segnale e, subito dopo, L'esilio con gli stessi personaggi principali.
Sono due gialli con lo stesso investigatore, il commissario Luigi Martino.
Mando alla Sellerio il primo, lo mando per tre volte perché per due volte si perdono il manoscritto. Piace alla signora Sellerio e viene accettato, ma esce solo nel 1999. L'esilio esce nel 2001. I miei rapporti con la casa editrice Sellerio si concludono nel 2004 con una separazione consensuale.
Ho nel cassetto, e nel cassetto continuo a tenerli Dio solo sa perché (esiste una particolare forma di pigrizia che impedisce di spedire i propri lavori agli editori?), due romanzi dello stesso filone Il ritorno del diavolo e La scomparsa, ed un lavoro molto al di fuori degli schemi usuali: Tutti i colori del giallo.
Alla fine del 2008 mi decido, faccio una ricerca in internet e contatto vari agenti. Alcuni mi chiedono subito dei soldi per leggere i miei lavori. Che offesa! Il primo a farmi proposte concrete è Carlo Picca, pugliese, dell'agenzia Odusia. Faccio ricerche e vedo pure delle fotografie, è un giovane e mi pare pure entusiasta. Gli dico di sì. Sarà lui il mio agente. 
Naturalmente dopo mi scrivono alcune agenzie del nord che si son finalmente degnate di leggere le mie opere e sono interessate. Ma non penso proprio di tradire Carlo e firmo nominandolo mio agente. Carlo mi convince a pubblicare Il ritorno del diavolo con una giovane casa
editrice di Napoli, Scrittura & Scritture.
Il ritorno del diavolo è uscito alla fine di aprile nel 2010.
Un disastro. I rapporti con l'editore sono pessimi. I miei amici che provano a comprarlo non solo non trovano il libro, ma i i librai non accettano ordinazioni di quella casa editrice.
Nel frattempo ho ripreso a scrivere, non scrivevo un romanzo dai tempi di La sparizione. Avevo solo scritto racconti.
Scrivo tre romanzi in tre anni.
Prima, finito nel 2009,
La danzatrice di Ragusa, un romanzo alla Westlake, probabilmente l'ultimo con il mio commissario, cinque romanzi mi sembrano sufficienti per un personaggio. 
Poi
La Vendetta, un noir scritto in prima persona, narratore un gatto rosso. Ma questa notizia non vi inganni, è davvero un noir con omicidi e sangue. 
Infine ancora un noir,
Senza nome, storia un killer a pagamento, che i miei lettori abituali mi dicono essere molto bello.
Riprendo a scrivere sul web, avevo scritto anni fa su Centomovimenti, scrivo un articolo a settimana per una rivista molto ben fatta, LetterMagazine. E pure per Centonove, stavolta carta stampata, un settimanale messinese.
Scrivo poi Il mio nome è nessuno, storia del viaggio di ritorno di Ulisse da Troia raccontato in prima persona. Ci metto tanto tempo, 19 mesi. E' il terzo romanzo che scrivo in prima persona, cioè i miei ultimi tre lavori. Oggi, metà del gennaio 2013 sta per uscire Senza nome per la Nuova Ipsa una casa editrice di Palermo. Qualcosa mese fa ho fatto uscire come ebook La sparizione.
Vendite non eclatanti ma tanti elogi da tutti quelli che lo leggono.
Giovanni Merenda, 2013​​​​​​​